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[POLEMICA] Diamo a Xbox ciò che è di Xbox

Stamattina mi sono svegliato con quella sete di polemica che mi contraddistingue nelle giornate croccanti, e voglio fare una riflessione in merito a Game Pass, ai Day One dei first party di Xbox che entrano nel servizio e soprattutto alla percezione che collega queste due cose.

I nostri amati giornalai, che cavalcano l’onda evergreen del lancio di feci di babbuino all’indirizzo di qualsiasi cosa sia di Xbox (prima gli Xbox Game Studios, poi il Game Pass, poi Bethesda, e ora OVVIAMENTE anche Activision Blizzard), sembrano essersi distratti un attimo, e pare si siano persi alcuni dati importanti che andrebbero analizzati. Di solito lo fanno per qualsiasi altro publisher in tema videoludico… ma, chissà come mai, questa cosa non è successa, e visto che purtroppo parte della community vive MALE il gaming, come se fosse una gara a chi fa pipì più lontano (per contestualizzare la maturità di ciò che ho letto ultimamente in giro), lo farò io.

Proprio ieri sono arrivati i dati di Circana, un’azienda che fa analisi di dati di mercato, e ho visto il sommario delle vendite dei giochi usciti nel mese di settembre 2023 negli Stati Uniti… e Starfield è al primo posto. Ma come, nonostante sia un Day One del tanto vituperato “Gamepass che uccide le vendite dei titoli al lancio”, o “un flop annunciato”, ha venduto più di qualsiasi altro titolo uscito?

Si potrebbe pensare che abbia avuto terreno fertile perchè “a settembre è uscita poca roba” (anche se a giudicare dai titoli “NEW” mi sembra che le uscite non manchino), quindi andiamo a vedere quelle di tutto il 2023 fino a oggi.

Settimo posto quest’anno per Starfield, nuova IP di Bethesda dietro a franchise particolarmente celebri (e celebrati, giustamente, ci mancherebbe), come Star Wars, Call of Duty (del 2022), Diablo, Madden, Zelda e Hogwarts Legacy (che ha venduto da paura). C’è chi ha fatto meglio? Benissimo, il gaming vive e prospera, e ne beneficiamo tutti.

Detto ciò, questi sono dati, non opinioni. Starfield è stato un successo ANCHE commerciale, oltre che di pubblico. Xbox ha avuto un anno devastante sotto tutti i fronti: comunicativi, produttivi, di vendite, di pubblico. Non perfetto, certo, ma davvero EPOCALE. E anche qui non lo dico io. Lo dicono I DATI.

Mat Piscatella (uno degli analisti di Circana) risponde così a un utente che chiedeva come fosse andato settembre 2023 rispetto al 2022 per Xbox:

A settembre mai così bene dal 2016 in termini di unità vendute, mai così bene dal 2014 in termini di ricavi. Xbox sta benone e gli investimenti che ha fatto, hanno fruttato: a loro, e di conseguenza anche a noi. E sì, anche se “Xbox ha i soldi di Microsoft” (come se le altre aziende fossero delle morte di fame), ci sono aziende miliardarie che investono nei punti sbagliati e fanno tonfi durissimi che poi portano a licenziamenti e tagli (senza andare troppo lontano, salutiamo Embracer Group che ci segue sempre).

Ma quindi, come si misura il successo di un gioco? A tutti sembra passare il messaggio che i giochi di successo siano quelli con il “voto più alto”. Una volta, forse. Un titolo con voto alto è senz’altro “acclamato dalla critica” (letteralmente “critically acclaimed”), ma a volte la recensione della critica è più soggettiva dell’opinione del pirla che scrive in questo momento, e finisce per essere un’appendice della divisione marketing delle aziende, fra bait e console war, nonchè da “voto 2” per avere i propri 5 minuti di notorietà. E già che ci siamo, smettiamola di raccontarci che “devono fare così sennò non sopravvivono”: se sei una testata indipendente (cioè non sei Nintendo Life, o PUSHSQUARE, ovvero realtà apertamente sovvenzionate dai publisher in questione), mi aspetto trasparenza, al servizio del consumatore e non al servizio delle aziende.

Il successo di un titolo può essere anche “commerciale”, cioè “copie vendute”; occhio eh, perchè se citiamo “numero giocatori che l’ha giocato” poi mi danno del fanboy, sebbene oltre a Xbox, anche EA e UBISOFT stiano passando a questo tipo di conteggio visto i loro servizi in abbonamento con titoli day one. Trovare un first party di Xbox in una posizione così alta, è stato sorprendente, così come è stata sorprendente una serie di assenze.

Per esempio, non vedo nessun Baldur’s Gate 3 nella classifica dei più venduti di quest’anno (nonostante le settimane di contenuti sparati in ogni direzione) il che significa che abbia venduto MENO di altre uscite decisamente meno celebrate, come Remnant 2, titolo uscito a luglio 2023 e salito agli onori della cronaca per un nanosecondo (ma forse perchè lì non ci si poteva fare sopra un contenuto imbottito di console war).
Gioco fighissimo Baldur’s Gate 3 che ho seguito con interesse, per carità, ma… “di successo”? Non così tanto come si pensa.
“Eh ma i CRPG sono di nicchia”. A giudicare dal volume di articoli fatti, non sembrerebbe tanto “di nicchia”.

Percezione contro realtà. Opinioni contro dati.

Io resto letteralmente di sasso nel vedere Sea of Thieves in 19° posizione dei giochi più venduti di SETTEMBRE 2023 (vi ricordo che è un titolo uscito nel 2018, cioè ben CINQUE ANNI FA), appiccicato al posteriore del monumentale Elden ring e addirittura davanti a Diablo 4? Che sia per l’annuncio dei famosi “server PvE”? Può essere, ma il dato resta impressionante.

Solo io rimango colpito da Halo Infinite, che balza dalla ottantaquattresima alla SESTA posizione fra i contenuti più venduti di Steam (nonostante sia un free to play, quindi parliamo dei BATTLEPASS, e siano dati di Steam che non conteggia il MS Store), in occasione della stagione 5 che certi fenomeni hanno definito “too little, too late” (cioè troppo scarna e troppo tardiva per essere incisiva), probabilmente senza nemmeno avviarlo?

E allora, vogliamo smetterla di pendere dalle labbra della critica che, nelle loro prime pagine e nei contenuti promozionali (spesso sotto mentite spoglie), non sono molto distanti dai cartelli che si trovano per strada con scritto “Acquista qui il tuo spazio pubblicitario”, e che ormai non solo altro che carcasse, svuotate della loro essenza informativa, restando solo ricettacoli di clickbait e console war indiscriminati, in favore del miglior offerente e fungendo da appendice del ramo marketing dell’azienda ginopippo? La critica dovrebbe FARE la critica. Non “essere un fan”. Quello possiamo esserlo NOI (ma mai fanboy, mi raccomando).

Vogliamo tornare a giocare i giochi, a prescindere dal loro metascore su Metacritic, imparando a farci una nostra opinione, da giocatori, invece che ingurgitare quella pre-digerita dai critici, come se fossimo pulcini in attesa della mammina, al calduccio e al sicuro nel nostro nido?

Vogliamo scoprire il nostro ecosistema con Gamepass (che potreste aver fatto per Forza Motorsport o Starfield) e provare con mano anche tutto ciò che contiene oltre ai titoli dell’ultim’ora che rombano sulle prime pagine, nonostante sia “l’abbonamento all-you-can-play”, (definizione appioppatagli da gente con un QI prossimo alla temperatura ambiente e che dovrebbe essere sottoposta al test con l’etilometro, prima di iniziare a fare il loro lavoro sul web)?

E dopo questa analisi, informativa e liberatoria, vogliamo GODERE di questo momento aureo di Xbox, che ha un catalogo da spavento e chissà cos’altro ci riserverà nell’immediato futuro, invece di preoccuparci di avere sempre il voto più alto, la console più potente, il batacchio più lungo degli altri, in una eterna competizione che, francamente, ha menato il torrone? Risultati, numeri, investimenti, studi e IP NON MANCANO.

Quello che manca a me è il TEMPO. O sono solo io che devo combattere quotidianamente per sopravvivere a un backlog di proporzioni ciclopiche, e a quella sensazione di inadeguatezza (del quale me ne sbatto, premetto) perchè gli altri sembra che abbiano già fatto tutto, già giocato tutto, e che gli faccia schifo OGNI SINGOLA COSA?

Lo dico da anni, e lo ribadisco. Il vento sta cambiando, e io sono pronto a vele spiegate verso il gaming. Voi, siete sulla mia barca, o siete fermi sulla riva a brontolare, o peggio, ad alimentare il malcontento che uccide l’entusiasmo di altri avventurieri ansiosi di salpare?

12 Comments

  • Ivvo85 says:

    Piccolissima precisazione a un discorso inappuntabile: Baldur’s Gate 3 non è presente nelle classifiche vendite perché aveva già venduto UN FOTTIO in un early access di quasi tre anni (con picco di giocatori nel 2020 da tripla a di grande successo al lancio). Per il resto keep fight!

    • RunewalkerAuthor says:

      Sacrosanta precisazione: la mia analisi su BG3 voleva essere in merito a ciò che è stato fatto passare come “il titolo che rompeva il mercato” dalla stampa, quando in realtà la nicchia che lo attendeva lo aveva già preso in early, e il resto del mercato mainstream che ha aspettato la release non l’abbia comprato in maniera così roboante come ci si aspettava, nonostante la spinta di marketing delle testate (che l’hanno usato più per il bait e la console war che per elogiare il titolo in sè, a conti fatti).

      Ovviamente grazie infinite per il feedback e per l’appunto, graditissimo! <3

      • RedFoxOrange says:

        Beh ma comunque il discorso che hai fatto ha ben senso, dove sono tutte le vendite su PlayStation che non ha mai avuto la early access?

  • RedFoxOrange says:

    Primo commento che lascio qui sul sito (che seguo da quando lo hai aperto), sono perfettamente d’accordo!
    Ora ci sarà da sbellicarsi a vedere come inizieranno a demolire qualsiasi cosa farà Activision e Blizzard come è accaduto con Starfield, tralasciando le cose che contano e fissandosi su cosa si aspettavano loro… A tutti noi resta un settore sempre più all’avanguardia e sempre più celebrato (forse alle volte, anche da elementi più estremisti, purtroppo)

    • wolf 89 says:

      Innanzitutto complimenti per per l’articolo Rune, ho apprezzato molto le righe che hai buttato giù, e sono fermamente convinto,che il tuo pensiero sia quello di tantissimi altri videogiocatori stanchi di leggere informazioni faziose basate sul nulla cosmico. Purtroppo quando si parla di Xbox c’è un fottutissimo vizio, che è quello di sminuire in maniera quasi compulsiva, tutto quello che viene partorito dal grembo di casa Redmond. Il gamepass è il male del videogiochi, i First-party non vanno bene, e l’acquisizione di Activision Blizzard è un buco nell’acqua, Spencer va fermato perché considerato il cavallo di Troia che rischia di fare crollare l’ impero dei videogiochi ecc ecc. Devo continuare? Perché se ne potrebbero dire talmente tante, che non bastarebbe un libro per racchiuderle tutte. Fortunatamente in un mare di spazzatura, sono riuscito a trovare la qualità informativa di cui necessitavo, e sono orgoglioso di essere salito sulla tua barca, felice di far parte della tua ciurma, entusiasta di navigare a vele spiegate sulle ali del vento del cambiamento. Quel cambiamento che a molti fa paura, ma che al quale, dovranno rassegnarsi. Avanti tutta XBOX 💚

  • Cristiano says:

    A 52 anni suonati e con due figli ( sia benedetto il gamapass!) non posso far altro che notare la moltitudine di bimbi minkia che fanno parte del mondo del gaming. Gente che vive sperando sempre nella sfortuna della consolle/casa avversaria, senza capire che tutta questa competizione porta solo vantaggi ai gamers. Per quanto concerne i canali youtube, ormai, non seguo quasi piu’ nessuno in quanto palesemente schierati sempre dalla parte di Sony ( premetto fino alla passata generazione avevo tutte le consolle Sony, Microsoft, Nintendo. Ora, per una questione economica, solo le ultime due) citando Falconero che raggiunti i 100 mila ha perso tutta la sua obiettivita’, QDSS che ormai si limitano a perculare i videogame visto che ormai sono imprenditori in altri campi e tralasciando completamente Playerinside filosonaro da sempre. Certo per un boxaro stare in un canale xbox e’ semplice ma ci sono canali e canali: qui ancora si riesce a fare critica nonostante acquisizioni e via dicendo in quanto, a onor del vero, microsoft fino ad ora non ne ha imbroccata una ( REDFALL e’ il piu’ grande ” scherzo” del 2023 per me.) Starfield e’ un “gioco che va giocato” per ore e finito piu’ volte per capire il vero potenziale( 400 ore di gioco accumulate ma non ho fatto ancora nulla NG+8) ma e’ piu’ facile dargli addosso dopo 60 ore che approfondire veramente la complessita’ e la varieta’ di tutto il sistema.
    Mah, avanti cosi’…….

  • Diego says:

    Bell’articolo considerando che viene da un canale Xbox e non sme**a gli altri ma traccia un punto della situazione! Top

  • Thode7580 says:

    Oh, ti sei tolto un macigno dalla scarpa! Posso sentire da qui il tuo sospiro di sollievo!
    Ottimo articolo, un bel rant polemico ma a modo, grande Rune! Spero sia il primo di una lunga serie di “editoriali” come non se ne leggono più ormai da anni!

  • Giopasset says:

    Complimenti per l’articolo,Bg3 non è il mio genere,sarà uno splendido titolo,ma tutto il casino attorno che si è creato era nella speranza di oscurarare Starfield…ma non ci sono riusciti,voti a parte grazie Bethesda per questa fantastica avventura che ci hai regalato!

  • cistone94 says:

    Io ti amo cap e sarò sempre al tuo fianco sulla nave del disagio
    Purtroppo per me il tempo per godermi tutto sto ben di dio è praticamente zero 😥

  • Fried Funk says:

    Articolo che non si può non condividere…la mia opinione è che probabilmente Microsoft non investe in ” un certo tipo di marketing ” come probabilmente fanno altre aziende, da qui tutta questa vis polemica da parte dei più svariati media outlet (dalla testata di nome, che probabilmente ha il suo ritorno economico diretto, fino all’ultimo tizio su YouTube che cerca di ottenere qualche visualizzazione in più solleticando un certo tipo di pubblico). Detto ciò, io da tempo ho mollato il mainstream (ma non solo nell’informazione videoludica) e vado alla grande, 265 ore di Starfield fino ad ora, mi sembra di non aver scoperto neanche il 30% del gioco e sto già a pensare come impostare le prossime run…alla faccia dei puristi dei loading screens o del virtuosismo grafico (che probabilmente non hanno manco visto gli interni di un’astronave nel gioco). Felice di aver trovato te e il tuo canale/sito dove si riesce ancora a scambiare idee a cervello acceso, ad maiora !

  • mattialabo says:

    Perchè sei l’unico in Italia o poco ci manca, che analizza i dati e non i rumor o gli umori dei giornalai per scrivere un articolo? Perchè l’obiettività si è persa in ogni testata Italiana? Sono davvero tutti così schiavi del marketing o sponsorizzati ? Io non riesco a capire, con i soldi che girano nel settore negli ultimi anni come sia possibile che nessuno è in grado di trattare decentemente le notizie a tema videoludico.
    Grazie di tutto il lavoro che fai.

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